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Serie D 2025/2026: Avezzano, Matera e Castelnuovo estromesse

Il campionato di Serie D 2025/2026 prende il via con un colpo durissimo per il calcio dilettantistico italiano. Tre società storiche, quali Avezzano Calcio, Castelnuovo Vomano e FC Matera, sono state ufficialmente escluse dalla competizione. Una decisione che arriva dopo il mancato completamento dell’iter d’iscrizione e la mancata presentazione di ricorsi entro le scadenze fissate dalla Lega Nazionale Dilettanti (LND).

Serie D: Le scadenze ignorate e il verdetto della Co.Vi.So.D.

Come stabilito dal regolamento federale, il termine ultimo per presentare domanda di iscrizione era fissato alle 17:00 del 10 luglio 2025. A partire da quel momento, le pratiche pervenute sono state esaminate dalla Commissione di Vigilanza sulle Società Dilettantistiche (Co.Vi.So.D.), che entro il 16 luglio ha comunicato gli esiti preliminari dell’istruttoria.

Serie D: una stagione che parte con tre addii clamorosi

Le tre società, Matera, Avezzano e Castelnuovo Vomano, si sono viste respingere le rispettive domande per documentazione incompleta o irregolarità amministrative. Era possibile presentare ricorso entro le ore 14:00 del 21 luglio, ma nessuna delle tre ha proceduto con l’integrazione documentale necessaria. La decisione definitiva, trasmessa al Consiglio Direttivo della LND, ha quindi sancito la loro esclusione formale dalla Serie D 2025/2026.

Società estromesse: il peso delle assenze

Queste esclusioni dalla Serie D non riguardano solo tre club: rappresentano l’interruzione di una storia sportiva legata a comunità intere. FC Matera, reduce da una buona stagione nel Girone H (chiusa al sesto posto), era considerato un club solido e con ambizioni playoff. La mancata iscrizione ha colto di sorpresa tifosi e addetti ai lavori. Avezzano Calcio, espressione dell’entroterra abruzzese, era da tempo alle prese con difficoltà economiche e gestionali. L’esclusione era nell’aria, ma resta un duro colpo per la città. Castelnuovo Vomano, altra formazione abruzzese, non è riuscita a superare gli ostacoli burocratici, chiudendo così una parentesi importante nel calcio interregionale.

Una crisi strutturale che va oltre l’amministrativo

La mancata iscrizione delle tre squadre evidenzia una fragilità crescente nel sistema del calcio dilettantistico. La gestione finanziaria, i costi sempre più onerosi, e le procedure amministrative complesse rischiano di soffocare realtà che operano con passione, ma con mezzi limitati. Il problema non è solo tecnico: coinvolge sostenibilità, programmazione e governance, settori in cui molte società faticano a stare al passo con gli obblighi federali. Queste esclusioni sono il sintomo di un modello che necessita forse di revisione, se si vogliono evitare ulteriori crisi e la scomparsa di altri club storici.

Ripescaggi e riorganizzazione dei gironi

L’estromissione di Avezzano, Castelnuovo Vomano e Matera, insieme alla rinuncia del Vastogirardi, libera quattro posti nei gironi della Serie D. La LND sta valutando una serie di ripescaggi, con club come Follonica Gavorrano, già attivo sul mercato, Montespaccato, forte di una buona classifica, Roma City, in fase di rilancio, COS Sarrabus Ogliastra, neopromossa di qualità, Fanfulla, con punteggio favorevole nella graduatoria ripescaggi.

Le reazioni delle piazze e il silenzio delle società

Dopo la pubblicazione della lista delle escluse, le piazze di Matera, Avezzano e Castelnuovo hanno reagito con delusione e rabbia. I tifosi hanno chiesto chiarimenti, ma le società – fino ad oggi – non hanno rilasciato comunicazioni ufficiali. A Matera, alcuni gruppi di supporters hanno invocato la creazione di una nuova società cittadina, mentre ad Avezzano si parla di ripartenza dai campionati regionali. Anche a Castelnuovo Vomano, l’ipotesi più concreta sembra essere quella di una rifondazione societaria, in attesa di nuove linee guida dalla FIGC.

Verso una riforma della Serie D?

L’esclusione di tre club in una singola sessione alimenta il dibattito sulle future modifiche al format della Serie D. La Lega Nazionale Dilettanti avrebbe già aperto un tavolo di confronto per la stagione 2026/2027, con l’ipotesi di: riduzione del numero di gironi, introduzione di criteri più rigidi di selezione, maggiore controllo sui bilanci e sulla sostenibilità operativa La volontà sembra essere quella di evitare situazioni analoghe, che danneggiano la competitività e la credibilità del campionato.

Cosa succede ora: scenari per le escluse

Per Matera, Avezzano e Castelnuovo Vomano si aprono strade diverse: ripartenza dai campionati regionali, possibile fondazione di nuove ASD, fusioni locali per mantenere il nome storico, richiesta di deroga per l’ammissione in Eccellenza (solo in caso di fondi garantiti e struttura rinnovata). Ogni città dovrà decidere il futuro della propria squadra, tra volontà popolare e criteri federali. Il tempo stringe, perché i calendari regionali iniziano ad agosto.

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