La quarta edizione della Unity EURO Cup si è svolta dal 14 ottobre nel cuore dei Paesi Bassi, presso il KNVB Campus di Zeist, sede delle nazionali olandesi. Il torneo, organizzato da UEFA e UNHCR, ha riunito squadre composte da rifugiati e giocatori delle comunità locali, con l’obiettivo di promuovere attraverso il calcio i valori di inclusione, rispetto e solidarietà. L’Italia, presente sin dalla prima edizione nel 2022, ha confermato il proprio impegno nel progetto “ReTe Refugee Teams” del Settore Giovanile e Scolastico FIGC, partecipando con una formazione multiculturale e determinata.
Unity EURO Cup, il Forum e l’apertura della manifestazione
La giornata inaugurale della Unity EURO Cup ha ospitato il Forum “Refugee Inclusion through Sport”, un momento di riflessione e confronto che ha visto la partecipazione di rappresentanti UEFA, UNHCR e KNVB, oltre a testimonianze di ambassador e calciatori. L’incontro ha ribadito il ruolo del calcio come strumento di coesione sociale, in linea con la Policy 6 della Strategia di Sostenibilità UEFA e con gli obiettivi della FIGC. Il messaggio è stato chiaro: lo sport può abbattere barriere e costruire ponti tra culture diverse.
Unity EURO Cup, il girone unico e la cavalcata azzurra
La seconda giornata è stata interamente dedicata al torneo, con 38 partite disputate nel formato 7 contro 7. L’Italia ha affrontato la fase a girone unico con grande determinazione, ottenendo un pareggio per 2-2 contro i Paesi Bassi, una vittoria per 4-0 su Malta e un successo per 2-0 contro la Slovenia. Questi risultati hanno permesso agli Azzurri di chiudere la prima fase al terzo posto assoluto su 18 squadre partecipanti, dimostrando solidità, spirito di gruppo e qualità tecnica.
Il sogno interrotto ai quarti di finale
Il percorso italiano si è fermato ai quarti di finale, dove la squadra ha affrontato la Lettonia, campione in carica. La gara della Unity EURO Cup è stata intensa e combattuta, ma ha visto prevalere i baltici, che hanno confermato la loro esperienza e capacità di gestione nei momenti decisivi. Nonostante l’eliminazione, l’Italia ha lasciato il torneo con la consapevolezza di aver costruito un gruppo forte e rappresentativo, composto da calciatrici e calciatori provenienti da Gambia, Camerun, Colombia, Senegal e Italia.
La vittoria della Finlandia e il valore della manifestazione
La Unity EURO Cup 2025 si è conclusa con la vittoria della Finlandia, che ha superato l’Armenia ai calci di rigore al termine di una finale equilibrata e spettacolare. Per la nazionale scandinava si tratta del secondo successo in quattro edizioni, confermando il proprio ruolo di protagonista nella manifestazione. Tutte le squadre hanno onorato lo spirito dell’iniziativa, dimostrando che il calcio può essere veicolo di integrazione e di incontro tra culture.
Un progetto che guarda al futuro
Per l’Italia, la partecipazione alla Unity EURO Cup è stata un’ulteriore tappa di un percorso iniziato nel 2022. Il progetto “ReTe Refugee Teams” continua a crescere, coinvolgendo giovani rifugiati e comunità locali in attività sportive e formative. La squadra italiana ha trasmesso passione, determinazione e rispetto, valori che rappresentano l’essenza del progetto e che trovano nel calcio il mezzo ideale per esprimersi.
L’appuntamento a Coverciano nel 2026
La prossima edizione della Unity EURO Cup si svolgerà in Italia, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Sarà un’occasione unica per celebrare il calcio inclusivo e per mostrare al mondo il lavoro svolto dalla FIGC in ambito sociale. L’Italia si prepara ad accogliere le squadre europee con entusiasmo e con la volontà di rendere l’evento un momento di sport, cultura e solidarietà.
Il progetto “ReTe Refugee Teams”
Il progetto “ReTe Refugee Teams” è un’iniziativa della FIGC che promuove l’inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio, coinvolgendo giovani rifugiati e minori stranieri accolti in strutture italiane.
Nato nel 2015 e sviluppato dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, il progetto si rivolge ai ragazzi ospitati nei centri SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), nelle comunità di alloggio e nelle case famiglia distribuite su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è favorire l’interazione tra pari, l’integrazione sociale e il dialogo interculturale, utilizzando il calcio come strumento educativo e aggregativo.
Il programma si articola in attività sportive, formative ed educative settimanali, coordinate dai referenti regionali della FIGC e dalla SGS Academy. I partecipanti, generalmente nati dopo il 1° gennaio 2005, prendono parte a tornei locali e nazionali, con un format che prevede squadre miste composte da giovani rifugiati e ragazzi italiani. Il progetto culmina ogni anno con un torneo nazionale che celebra il percorso svolto, valorizzando le esperienze individuali e collettive.
“ReTe Refugee Teams” è stato riconosciuto dalla UEFA come best practice europea per l’inclusione sociale attraverso lo sport. È stato inserito nella “UEFA Football and Refugees Good Practice Guide” come modello di riferimento per le federazioni calcistiche europee. La FIGC, attraverso questo progetto, ha rafforzato il proprio impegno nella sostenibilità sociale, in linea con la Policy 6 della UEFA e con la propria strategia federale.
Nel 2025 il progetto ha raggiunto l’undicesima edizione, coinvolgendo centinaia di ragazzi in tutta Italia. La partecipazione alla Unity EURO Cup, organizzata da UEFA e UNHCR, ha rappresentato uno degli appuntamenti più significativi, offrendo ai giovani l’opportunità di confrontarsi con realtà internazionali e di vivere il calcio come esperienza di crescita e condivisione.



