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venerdì 24 Ottobre 2025
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Valle d’Aosta Calcio, storia e orgoglio in Serie D

Il Valle d’Aosta Calcio ha degnamente rappresentato la regione in Serie D per un bel po’ di tempo, rivelandosi una voce unitaria, una squadra capace di fare le veci dell’intera regione nel panorama nazionale. Dopo la dissoluzione dell’Unione Sportiva Aosta 1911 nel 1998, il vuoto lasciato da quella storica società spinse il territorio a cercare una nuova identità sportiva. Fu in questo contesto che nacque il Valle d’Aosta Calcio, un progetto ambizioso che per oltre un decennio ha portato i colori valdostani sui campi della Serie D.

Valle d’Aosta Calcio, storia e orgoglio in Serie D

La genesi del club risale al 1997, quando lo Châtillon Saint-Vincent, già attivo nel Campionato Nazionale Dilettanti, decise di cambiare nome in Unione Sportiva Valle d’Aosta Châtillon Saint-Vincent Fenusma. I colori sociali iniziali erano il bianco e l’azzurro, e le partite si disputavano allo stadio Piergiorgio Perucca di Saint-Vincent. L’obiettivo era chiaro: raccogliere l’eredità dell’Aosta 1911 e dare alla regione una squadra rappresentativa, capace di competere e di unire.

Valle d’Aosta Calcio, trasferimento ad Aosta e la nuova identità

Nel 1998-1999, la società si trasferì ad Aosta, cambiando i colori sociali in rosso e nero e stabilendo la propria sede allo Stadio Mario Puchoz, impianto da 2.500 posti nel cuore della città. Il cambio di sede e di identità segnò l’inizio di una nuova fase, più ambiziosa e più radicata nel capoluogo regionale.

Nel 2000, il club assunse ufficialmente la denominazione Valle d’Aosta Calcio. Il nome evocava un senso di appartenenza e di orgoglio territoriale, e il progetto si consolidò come riferimento per il calcio valdostano. La squadra era pronta a misurarsi con le sfide della Serie D, con l’obiettivo di riportare la regione ai vertici dilettantistici nazionali.

Dieci stagioni di battaglie in Serie D

Il Valle d’Aosta Calcio partecipò per dieci stagioni consecutive al Campionato Nazionale Dilettanti, poi ridenominato Serie D. Il miglior risultato arrivò subito, nella stagione 1998-1999, con un quarto posto nel Girone A che alimentò speranze di promozione. Fu un campionato combattuto, in cui la squadra dimostrò carattere e qualità, guadagnandosi il rispetto degli avversari e l’affetto dei tifosi.

Negli anni successivi, il club mantenne una presenza costante in Serie D, con piazzamenti dignitosi e una reputazione solida. Ottavo posto nel 2001-2002, decimo nel 2000-2001, undicesimo nel 1999-2000: risultati che confermavano la competitività della squadra, pur senza riuscire a centrare la promozione. Il Valle d’Aosta Calcio partecipò anche alla Coppa Italia Serie D, raggiungendo gli ottavi di finale nel 1999-2000, un traguardo che testimoniava la crescita del progetto.

La fusione e il periodo in Eccellenza

Nel 2002-2003, il club si fuse con l’Unione Sportiva Aosta Sarre, che militava in Eccellenza, assumendo la denominazione V.D.A. Aosta Sarre. La fusione fu un tentativo di rafforzare la struttura societaria e di rilanciare il progetto, ma la stagione successiva si rivelò complicata. La squadra retrocesse in Eccellenza, venne ripescata, ma subì una nuova retrocessione dopo aver perso i play-out.

I primi due campionati in Eccellenza furono difficili. La squadra lottò per la salvezza, ottenuta ai play-out, e la stabilità sembrava lontana. Tuttavia, nel 2007, il club tornò a chiamarsi Valle d’Aosta Calcio, recuperando la propria identità originaria. Quell’anno fu decisivo: la squadra vinse il campionato di Eccellenza e conquistò la promozione in Serie D, riaccendendo l’entusiasmo dei tifosi e rilanciando il progetto.

Il tramonto di un sogno

Dopo due stagioni in Serie D, il Valle d’Aosta Calcio retrocesse nuovamente in Eccellenza. I problemi economici, già emersi negli anni precedenti, si fecero insostenibili. La gestione societaria non riuscì a trovare le risorse necessarie per garantire continuità, e nel 2010 il club fu costretto a chiudere i battenti.

La scomparsa del Valle d’Aosta Calcio segnò la fine di un progetto che aveva cercato di dare voce al calcio regionale. Per oltre un decennio, la squadra aveva rappresentato la Valle d’Aosta con dignità, passione e spirito competitivo. La sua assenza ha lasciato un vuoto nel panorama calcistico valdostano, che da allora ha visto emergere nuove realtà locali, ma senza una squadra capace di rappresentare l’intera regione a livello nazionale.

L’eredità e il futuro del calcio valdostano

Il Valle d’Aosta Calcio non è stato solo una squadra. È stato un simbolo, un progetto territoriale, un punto di riferimento per generazioni di tifosi e di giovani calciatori. La sua storia, fatta di successi, difficoltà e rinascite, racconta la complessità e la bellezza del calcio dilettantistico, dove la passione conta più dei bilanci e dove ogni partita è una battaglia per l’identità.

Oggi, il calcio valdostano continua a vivere attraverso società come il River Plaine Evançon, il Saint-Pierre, l’Aosta Calcio 511 e altre realtà locali. Ma il sogno di una squadra regionale, capace di competere in Serie D e di rappresentare la Valle d’Aosta, resta vivo. Forse un giorno, sulle orme del Valle d’Aosta Calcio, quel sogno tornerà a correre sul campo.

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