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martedì 7 Ottobre 2025
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Futs All inclusivo: la rivoluzione LND in Friuli Venezia Giulia

Futs All non è soltanto un nome nuovo da appuntare nella mappa del calcio a 5 italiano. È un’idea, una sfida culturale, una promessa di futuro. In Friuli Venezia Giulia, infatti, prende avvio nella stagione 2025/26 il primo campionato sperimentale di calcio a 5 Futs All inclusivo, promosso da Sport Inclusion FVG in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale FVG e con il supporto dell’Area CSR della LND. La conferma ufficiale è arrivata con la firma dell’accordo e il lancio pubblico del progetto, che mette al centro un regolamento dedicato per rendere il calcio uno sport accessibile a tutti, nel segno dell’inclusione reale.

Futs All: quando il calcio a 5 diventa un linguaggio condiviso

Futs All è la declinazione inclusiva del calcio a 5. Non si tratta di “adattare” semplicemente una disciplina: qui la regola nasce già con l’obiettivo di coinvolgere atleti con disabilità insieme a compagni senza disabilità, preservando l’essenza competitiva del gioco e, insieme, valorizzando i contributi di ciascuno. Il risultato è un linguaggio condiviso che unisce abilità diverse nella stessa azione, nello stesso gesto tecnico, nello stesso abbraccio a fine gara. L’Area Responsabilità Sociale della LND, coordinata da Luca De Simoni, porta nel progetto l’esperienza maturata in un percorso strutturato negli ultimi anni, capace di trasformare numeri e community in impatto sociale e culturale.

Dentro questa cornice, Futs All assume il profilo di un calcio che non rinuncia alla sfida agonistica, ma allarga il campo di gioco: i criteri di sicurezza, le modalità di rotazione dei giocatori, l’attenzione ai tempi e agli spazi diventano parte integrante dell’esperienza. È uno sport dove l’assist conta quanto il gol e ogni pallone giocato è una dichiarazione d’intenti: nessuno resta fuori.

Futs All e il valore di un’istituzione: la voce della Regione

“Il Friuli Venezia Giulia è orgoglioso di ospitare il primo campionato sperimentale di calcio a 5 Futs All inclusivo. Lo sport è una straordinaria operazione culturale di promozione dell’inclusione.” Con queste parole l’assessore regionale alla Salute, politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi, ha salutato l’avvio ufficiale di un percorso che parla al cuore del territorio. Non è un caso: questa è una terra che, sul tema della disabilità e dell’inclusione, ha costruito nel tempo una sensibilità e una normativa di riferimento pensata per integrare servizi sociali e sanitari a favore delle persone con disabilità. Quel quadro normativo, anticipatore rispetto a tante prassi nazionali, è ancora oggi un faro per iniziative che coniugano sport, salute e diritti.

Futs All: un accordo, tre anni di lavoro, una comunità intera coinvolta

L’accordo che sancisce la nascita del campionato Futs All non è piovuto dal cielo. È il punto d’arrivo – e di ripartenza – di un percorso lungo e condiviso, come hanno sottolineato Ermes Canciani, presidente della LND FVG, e Alberto Andriola, presidente di Sport Inclusion FVG. Per tre anni si è lavorato alla definizione di un regolamento capace di trasformare il calcio a 5 in una disciplina realmente inclusiva, sostenuti dal contributo dell’Anffas FVG e di un ecosistema di allenatori, famiglie, educatori.

In questa rete, la presenza dell’Area CSR della LND ha dato struttura e prospettiva a un’idea che ora diventa torneo, calendario, storie. La dimensione istituzionale e quella sociale si toccano: LND, comitato regionale e associazioni si sono seduti allo stesso tavolo per scrivere pagine che saranno lette dalla comunità intera.

A fare da specchio di questa filiera virtuosa c’è anche la trama più larga dei progetti inclusivi di Sport Inclusion FVG e delle società del territorio: un tessuto vivo, che negli ultimi mesi si è visto anche in vetrine pubbliche di respiro regionale dove il calcio inclusivo ha mostrato la sua potenza simbolica e pedagogica.

Futs All: quattro squadre, quattro storie che accendono la stagione

Il primo campionato sperimentale vedrà in campo quattro squadre: Dynamic Club 2023 Palmanova, Zio Pino Zebrette Udine, Bazinga Trieste e Calcio Isontino Turriaco. Nomi che raccontano identità diverse, intrecciate da un filo comune.

A Palmanova, il progetto del Dynamic Club 2023 ha messo nero su bianco una filosofia chiara: offrire opportunità sportive a persone normodotate e con fragilità fisiche e intellettive, con attività Futs All dedicate e uno sguardo che va oltre il campo. In questa identità c’è tutta la forza di una società che ha scelto di farsi ponte, prima ancora che squadra.

A Udine, le Zio Pino Zebrette arrivano da una storia che il territorio conosce bene: Zio Pino Baskin ha trasformato palestre e week-end in momenti di sport condiviso e di cittadinanza attiva. Portare questa esperienza nel Futs All significa capitalizzare una cultura, trasferire competenze, moltiplicare la partecipazione.

A Trieste, i Bazinga hanno segnato una delle prime stagioni del baskin cittadino e oggi mettono talento ed energia in un progetto di calcetto inclusivo capace di contaminare spazi, associazioni, università. Quando la città si muove intorno a un’idea di sport per tutti, le maglie smettono di essere solo colori: diventano simboli.

A Turriaco, Calcio Isontino ha aperto la strada del “calcetto inclusivo” con sessioni dedicate, staff formato e una visione che lega sostenibilità, diritti e inclusione. È la prova che, nelle società radicate nel territorio, l’innovazione sociale nasce dall’ascolto e arriva fino al fischio d’inizio.

Futs All e Baskin: due strade parallele, lo stesso orizzonte

Il progetto indica due traguardi chiari. Il primo è ripetere la straordinaria esperienza del Baskin, che nel Friuli Venezia Giulia ha formato un campionato regionale con numerose squadre e più gironi, costruendo una comunità intera intorno alla palla a spicchi. È un patrimonio da cui il Futs All può imparare: competenze tecniche, ruoli, didattica dell’inclusione, modalità di gestione degli eventi. La mappa dei gironi e delle fasi territoriali EISI testimonia una crescita strutturale che, negli ultimi anni, ha visto il FVG tra le realtà più attive. Trasportare questo metodo nel calcio a 5 significa innestare su un tronco solido nuovi rami, nuove foglie, nuove stagioni.

Il secondo traguardo è ancora più ambizioso: aprire una strada che trasformi il calcio a 5 in una pratica inclusiva a tutti gli effetti. Futs All nasce proprio per questo. La gara è importante, ma lo è anche il “prima” e il “dopo”: la preparazione, la relazione, l’educazione. L’inclusione non è un bonus, è la condizione di esistenza del progetto.

Futs All nel sistema LND: responsabilità sociale come leva strategica

Quando il mondo dilettantistico assume la responsabilità sociale come pilastro, cambia tutto. Cambiano i parametri con cui si valutano i progetti, cambia il ciclo di vita delle iniziative, cambia la rete di partner e stakeholder. Dentro LND, l’Area di Responsabilità Sociale non è un’etichetta, ma un dipartimento che programma, misura, racconta. Dai programmi educativi alla sostenibilità, dalle collaborazioni con il Terzo Settore alla formazione dei tecnici, il calcio diventa una piattaforma dove l’azione in campo è solo la parte visibile di un iceberg fatto di welfare comunitario, prevenzione, benessere, lotta alle discriminazioni. Questo è lo spirito con cui Futs All si presenta al Paese: come un progetto-test, sì, ma con l’ambizione di diventare linea guida.

Futs All e i numeri che contano: inclusione, partecipazione, impatto

Per misurare la bontà di un progetto come Futs All non bastano i punteggi. Servono indicatori che parlino di partecipazione, accessibilità, continuità. I dati disponibili sulla pratica sportiva delle persone con limitazioni funzionali ci ricordano quanta strada resti da fare: secondo analisi diffuse dal Dipartimento per lo Sport su base Istat, solo una quota ridotta delle persone con limitazioni gravi pratica sport con continuità o saltuariamente, mentre la partecipazione cresce al diminuire della gravità delle limitazioni. Dentro questi numeri c’è il senso di Futs All: se abbatti barriere e costruisci contesti accoglienti, lo sport diventa possibile e lo diventa per molti di più.

Futs All e la tradizione normativa del Friuli Venezia Giulia

L’avvio del campionato Futs All in Friuli Venezia Giulia poggia su una tradizione normativa che mette insieme sanità e sociale con uno sguardo integrato. La L.R. 41/1996 ha rappresentato un punto di svolta: non solo per i principi, ma per l’idea di un sistema territoriale che non delega all’ultimo miglio la cura dell’inclusione. Quando una regione storicamente investe in strumenti e diritti, lo sport può diventare davvero un servizio pubblico allargato, un luogo dove si impara la cittadinanza. Ecco perché Futs All qui non è un caso: è la conseguenza di una storia che prosegue.

Futs All, parole che accendono: la dichiarazione di Riccardi

Le parole dell’assessore Riccardo Riccardi hanno un peso specifico. Dire che “lo sport è una straordinaria operazione culturale di promozione dell’inclusione” significa riconoscere allo sport la capacità di parlare a tutti, di superare barriere simboliche prima ancora che fisiche. In Friuli Venezia Giulia, dove la pianificazione delle politiche sociali e sanitarie è tema quotidiano, vedere Futs All nascere sotto l’ombrello delle istituzioni è una garanzia: il progetto non vivrà ai margini, ma nel cuore dell’agenda pubblica, con la possibilità di generare economie positive sul territorio, dalla scuola ai centri sportivi, passando per i servizi socio-educativi.

Futs All e le società: competenze, formazione, rete

Perché Futs All funzioni, servono società preparate. La formazione degli staff tecnici, la conoscenza delle prassi inclusive, la capacità di leggere i bisogni degli atleti sono condizioni irrinunciabili. Qui l’alleanza tra LND, comitato regionale, associazioni come Anffas e realtà territoriali fa la differenza. È una rete che permette di accompagnare famiglie e atleti, di progettare allenamenti che rispettino le specificità, di costruire calendari sostenibili. La prossimità conta: la relazione tra tecnici e servizi, tra scuole e palestre, tra amministrazioni e società, è il motore di un cambiamento che non si esaurisce al triplice fischio. Il riferimento territoriale di Anffas in FVG e la sua storia nazionale di tutela dei diritti sono risorse che Futs All può mettere a sistema.

Futs All e il calendario: la prima stagione che non si scorda mai

Ogni prima volta ha una geografia sentimentale. Il campionato 2025/26 parte da qui: Palmanova, Udine, Trieste, Turriaco. Ogni viaggio sarà una raccolta di storie: l’atleta che segna il suo primo gol, la famiglia che applaude un assist, l’allenatore che scopre una nuova didattica del gesto, il volontario che diventa parte di una squadra. I momenti pubblici che hanno preceduto l’avvio della stagione hanno dato al progetto una ribalta densa di significati: presentazioni ufficiali, spazi dedicati allo sport inclusivo, giornate di prove aperte hanno consentito al pubblico di vedere e capire. È il preludio migliore: un campionato che nasce sotto lo sguardo della comunità e la invita, giornata dopo giornata, a tornare sugli spalti.

Futs All come modello: dal Friuli al resto d’Italia

Pensare Futs All come progetto isolato sarebbe un errore. La sua forza sta nella replicabilità. In un’Italia dove la FIGC ha assunto con decisione il tema dell’inclusione – si pensi alle iniziative del settore DCPS e ai progetti “Il Calcio è di Tutti” – un campionato regionale che dimostra come il calcio a 5 possa essere davvero per tutti ha il potenziale per ispirare comitati e società in altre regioni. La LND, con la sua capillarità e il suo patrimonio di competenze, è l’infrastruttura perfetta per accendere la miccia anche altrove. Friuli Venezia Giulia, in questo scenario, diventa il primo capitolo di un racconto da continuare.

Futs All: cultura, non soltanto sport

C’è un momento in cui lo sport smette di essere “solo sport”. Accade quando diventa racconto condiviso, quando i protagonisti non sono soltanto i migliori in campo, ma tutti coloro che quel campo lo rendono possibile. Futs All accende questa scintilla. Le regole, la formazione, la calendarizzazione servono; ma la cosa che fa la differenza è la qualità della relazione tra le persone: atleti, tecnici, famiglie, tifosi. È qui che lo sport si fa cultura, che educa allo sguardo, che insegna a riconoscere valore nelle differenze.

Futs All: come seguirlo, come sostenerlo, come farne parte

Seguirlo sarà semplice: le società protagoniste comunicheranno calendari, risultati, storie; il comitato regionale LND FVG garantirà la regia istituzionale; i canali associativi e i media locali racconteranno il viaggio. Sostenerlo sarà altrettanto naturale: presenze al palazzetto, condivisioni, piccoli gesti quotidiani. Farne parte, infine, significa informarsi, proporsi, partecipare. Se siete una società che vuole aprire una sezione Futs All, un allenatore curioso di formazione, una scuola che cerca reti territoriali, il momento è adesso.

Futs All: la palla all’inclusione

Quando si fischia l’inizio di qualcosa che mancava, c’è sempre un attimo di silenzio prima del boato. In quel silenzio c’è l’attesa di chi ha lavorato per anni, di chi ha creduto che il calcio potesse diventare un alfabeto per tutti, di chi ha immaginato per sé e per gli altri una partita possibile. Il Friuli Venezia Giulia ha detto sì. La LND, il Comitato Regionale FVG, Sport Inclusion FVG, Anffas, le società e le famiglie hanno scelto la sfida. Ora il campo aspetta soltanto il primo passaggio. Sarà Futs All. Sarà di tutti.

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