La LND ha incontrato la Federazione coreana. Il calcio ha il potere di unire, di abbattere distanze, di costruire ponti tra culture diverse. E proprio questo spirito ha animato l’incontro che si è svolto presso la sede della Lega Nazionale Dilettanti, nella suggestiva cornice della Sala Tavecchio, dove la Korea Football Association è stata accolta con calore e rispetto. Un momento di dialogo, di confronto e di scoperta, che ha messo al centro il cuore pulsante del calcio italiano: quello dilettantistico.
A fare gli onori di casa è stato il presidente della LND Giancarlo Abete, figura di riferimento per il calcio di base, che ha aperto le porte della “casa del calcio” italiano alla delegazione asiatica. L’incontro, intenso e cordiale, ha rappresentato un’occasione preziosa per raccontare il modello italiano, fatto di radicamento territoriale, attenzione ai giovani e impegno sociale. Un modello che, pur lontano geograficamente, ha trovato nella Federazione Coreana un interlocutore attento e curioso.
LND, la forza del calcio di base
Durante il suo intervento, Abete ha illustrato il vasto universo di attività che la LND porta avanti ogni giorno sul territorio. Dalle competizioni giovanili ai progetti di responsabilità sociale, dalle iniziative di inclusione alle collaborazioni con le scuole, il calcio dilettantistico italiano si conferma come uno dei pilastri della cultura sportiva nazionale. Un sistema capillare, che coinvolge migliaia di società e milioni di tesserati, e che rappresenta un laboratorio di valori, di formazione e di crescita.
Accanto al presidente erano presenti figure chiave della struttura LND, tra cui Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale, Massimo Ciaccolini, segretario generale, Mariangela D’Ezio, vice segretario, Luca De Simoni, responsabile dell’area responsabilità sociale, e Stefano Iorio, responsabile marketing. A rappresentare la FIGC, invece, l’Head of International Office Danilo Filacchione e Andreanne Saunier, testimoniando l’attenzione con cui la Federazione segue i momenti di dialogo e collaborazione internazionale.
LND, un ponte tra culture calcistiche
L’incontro non è stato solo una presentazione istituzionale, ma un vero e proprio scambio culturale. La delegazione coreana ha potuto conoscere da vicino il funzionamento della LND, le sue dinamiche, le sue sfide e le sue prospettive. E allo stesso tempo, ha condiviso esperienze, progetti e visioni legate al calcio di base in Corea del Sud, dove il movimento dilettantistico sta crescendo con forza e ambizione.
Da remoto hanno partecipato anche il presidente del Comitato Regionale Lazio Roberto Avantaggiato e il coordinatore generale David Palumbo, responsabile del personale e dei sistemi informativi. La loro presenza ha arricchito ulteriormente il confronto, offrendo uno sguardo operativo e strategico sul funzionamento della macchina organizzativa della LND.
Valori condivisi e prospettive comuni
Ciò che è emerso con forza dall’incontro è la condivisione di valori. Al di là delle differenze culturali e geografiche, il calcio di base italiano e quello coreano si ritrovano nella volontà di educare, di includere, di formare. Il pallone diventa strumento di coesione, di partecipazione, di cittadinanza. E la LND, con la sua storia e il suo radicamento, si propone come modello da osservare, da studiare, da adattare.
Abete ha sottolineato come il calcio dilettantistico italiano possa diventare punto di riferimento anche oltre i confini nazionali. Non per esportare un sistema, ma per condividere un’esperienza, per costruire relazioni, per generare contaminazioni positive. Il dialogo con la Korea Football Association è solo un tassello di un mosaico più ampio, che vede la LND impegnata in numerose collaborazioni internazionali.
La Sala Tavecchio come luogo simbolico
La scelta della Sala Tavecchio per ospitare l’incontro non è stata casuale. Questo spazio, intitolato all’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio, rappresenta un luogo di memoria, di riflessione, di progettualità. Qui si incontrano le anime del calcio dilettantistico della LND, qui si costruiscono le strategie, qui si celebrano i valori. Accogliere la delegazione coreana in questo contesto ha dato all’incontro un significato ancora più profondo, trasformandolo in un momento di apertura e di visione.
Il ruolo della FIGC nel dialogo internazionale
La presenza della FIGC, attraverso l’International Office, ha confermato l’importanza di questi momenti di confronto. Danilo Filacchione e Andreanne Saunier hanno ribadito l’impegno della Federazione nel promuovere relazioni internazionali basate sulla condivisione di buone pratiche e sulla valorizzazione del calcio di base. La FIGC non è solo vertice tecnico, ma anche promotore di cultura sportiva, di dialogo, di cooperazione.
Il calcio italiano, nella sua dimensione dilettantistica, ha molto da offrire. E la Federazione, insieme alla LND, sta lavorando per rendere questo patrimonio accessibile, condivisibile, replicabile. L’incontro con la Korea Football Association è un esempio concreto di questa strategia, che guarda al futuro con fiducia e con apertura.
Un messaggio che va oltre il calcio
L’accoglienza riservata alla delegazione coreana dalla LNDA ha trasmesso un messaggio chiaro: il calcio può essere strumento di diplomazia, di relazione, di costruzione. Può superare le barriere, può avvicinare le persone, può generare valore. E quando questo calcio è quello di base, quello delle passioni autentiche, delle comunità, delle scuole, il messaggio diventa ancora più potente.
La LND ha dimostrato di saper interpretare questo ruolo con competenza e con sensibilità. E la Korea Football Association ha risposto con entusiasmo, con curiosità, con voglia di imparare. L’incontro si è trasformato in un’occasione di crescita reciproca, in un momento di scoperta, in un passo verso una collaborazione più strutturata.
Il futuro del dialogo
L’incontro in Sala Tavecchio non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Le due federazioni hanno gettato le basi per un dialogo che potrà svilupparsi in molte direzioni: scambi formativi, progetti comuni, partecipazioni a eventi, condivisione di strumenti. Il calcio dilettantistico italiano è pronto a raccontarsi, a confrontarsi, a mettersi in gioco. E la Corea del Sud è pronta ad ascoltare, a proporre, a collaborare.
Il futuro del calcio passa anche da qui. Dalla capacità di costruire relazioni, di valorizzare le esperienze, di generare impatto. E la LND, con la sua storia e la sua visione, è protagonista di questo percorso.