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Llama all’Akragas: il ritorno del sinistro che incanta

Llama all’Akragas è una bella notizia per tutti i romantici del calcio. Cristian Llama non ha mai avuto bisogno di presentazioni. Chi ha seguito il calcio italiano negli anni Duemila lo ricorda con la maglia del Catania, protagonista in Serie A con quel sinistro elegante e imprevedibile che ha lasciato il segno su tanti campi.

Oggi, a trentanove anni compiuti, Llama torna a vestire la maglia dell’Akragas, club siciliano che lo aveva già accolto nella stagione 2023-2024 in Serie D. Il ritorno di Llama all’Akragas non è solo una scelta sportiva, ma un gesto di affetto verso una terra che lo ha adottato e che lui ha imparato a sentire propria.

Llama all’Akragas: un ritorno che sa di casa

L’ingaggio di Llama all’Akragas per la stagione 2025-2026 nel campionato di Promozione Sicilia è stato accolto con entusiasmo da tifosi e addetti ai lavori. Dopo aver contribuito con classe e leadership alla promozione in Eccellenza del Kamarat, Llama ha deciso di rimettersi in gioco con l’Akragas, squadra che conosce bene e che ha deciso di affidargli un ruolo centrale nel progetto tecnico guidato da mister Seby Catania.

Llama all’Akragas: un talento che non invecchia

La carta d’identità dice 1986, ma il campo racconta un’altra storia. Llama all’Akragas è ancora un giocatore capace di fare la differenza, con una visione di gioco raffinata, una tecnica sopraffina e una capacità di leggere le partite che solo l’esperienza può regalare. I tifosi del Gigante lo ricordano per le punizioni chirurgiche, le conclusioni da fuori area e quella capacità di accendere la manovra con un solo tocco.

Nel calcio dilettantistico, la presenza di un ex Serie A non è solo un valore tecnico, ma anche un riferimento per i più giovani. Llama all’Akragas non arriva ad Agrigento per chiudere la carriera, ma per rilanciare un progetto, per dare continuità a un percorso e per contribuire alla crescita di un gruppo che sogna in grande. Le sue parole, pronunciate nei primi giorni di ritiro, sono chiare: “Nel calcio ciò che conta è lavorare bene e creare un gruppo unito. Solo così si ottengono successi”.

L’Akragas e il sogno biancazzurro

L’Akragas è una delle società più storiche della Sicilia. Fondata nel 1929, ha vissuto momenti di gloria e fasi di ricostruzione, ma ha sempre mantenuto un legame profondo con la città di Agrigento e con il suo pubblico. Lo stadio Esseneto, teatro delle imprese biancazzurre, è pronto ad accogliere nuovamente Llama all’Akragas, che già nella sua prima esperienza aveva conquistato la fiducia dell’ambiente.

La stagione 2025-2026 si preannuncia ambiziosa. Il club vuole tornare protagonista e punta a un campionato di vertice, con l’obiettivo dichiarato di salire in Eccellenza. L’arrivo di Llama all’Akragas è il segnale di una strategia chiara: costruire una squadra competitiva, capace di unire esperienza e talento, e di riportare l’Akragas ai livelli che la sua storia merita.

Un legame che va oltre il campo

Cristian Llama ha scelto la Sicilia come seconda casa. Dopo aver girato il Sudamerica e aver militato in diverse squadre italiane, ha deciso di stabilirsi in un contesto che gli ha dato affetto, rispetto e continuità. La sua carriera, iniziata nel settore giovanile dell’Arsenal de Sarandí e proseguita con il passaggio al Catania nel 2007, è stata segnata da alti e bassi, ma sempre vissuta con professionalità e passione.

Con oltre 150 presenze tra Serie A e Serie C, Llama ha affrontato avversari di livello, ha giocato in stadi prestigiosi e ha condiviso lo spogliatoio con campioni. Oggi, in Promozione, porta con sé un bagaglio che va oltre le statistiche. Llama all’Akragas porta la mentalità, la cultura del lavoro, la capacità di leggere le dinamiche di squadra. E lo fa con umiltà, mettendosi a disposizione di un progetto che vuole crescere.

Il ruolo nel gruppo e la visione di mister Catania

Mister Seby Catania conosce bene Llama e sa come valorizzarlo. Il tecnico agrigentino ha costruito una squadra che punta sulla qualità, sulla compattezza e sulla capacità di adattarsi alle diverse fasi del gioco. Llama all’Akragas sarà il fulcro del centrocampo, il regista che detta i tempi e che guida i compagni con la voce e con l’esempio.

Nei primi test stagionali, il centrocampista argentino ha già mostrato di essere in ottima condizione, nonostante la preparazione sia ancora nelle sue fasi iniziali. La sua presenza in campo è rassicurante, e la sua leadership naturale si fa sentire anche fuori dal rettangolo di gioco. L’Akragas punta su di lui non solo per i gol e gli assist, ma per la capacità di tenere unito il gruppo, di affrontare le difficoltà e di trasmettere fiducia.

Il calcio come racconto di resistenza

La storia di Llama all’Akragas è anche la storia di un calcio che resiste. In un’epoca in cui tutto sembra ruotare attorno ai grandi palcoscenici, ai contratti milionari e alle luci della ribalta, c’è ancora spazio per chi sceglie di giocare per passione, per appartenenza, per il gusto di essere parte di qualcosa. Llama non ha bisogno di dimostrare nulla, ma ha ancora voglia di mettersi in gioco, di correre dietro a un pallone, di emozionare.

Il suo ritorno ad Agrigento è un messaggio per tutti: il calcio è anche questo. È il campo di Promozione, è lo stadio Esseneto, è il pubblico che applaude un gesto tecnico, è il ragazzo che sogna guardando un ex Serie A giocare accanto a lui. È la bellezza di uno sport che sa essere grande anche nei suoi angoli più nascosti.

Un futuro da scrivere

La stagione è appena iniziata, ma le premesse sono incoraggianti. L’Akragas ha costruito una squadra competitiva, ha ritrovato entusiasmo e ha riportato Llama in biancazzurro. I tifosi attendono con trepidazione il primo calcio piazzato, la prima staffilata da fuori area, la prima magia del sinistro albiceleste. E sanno che, con lui in campo, ogni partita può diventare una storia da raccontare.

Cristian Llama non è solo un giocatore. È un simbolo, un riferimento, un esempio. E il ritorno di Llama all’Akragas è il segno che il calcio, quello vero, quello vissuto con il cuore, non ha età. Ha solo voglia, passione e talento. E a Agrigento, tutto questo è tornato a brillare.

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