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lunedì 8 Settembre 2025
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Matera, la mancata iscrizione in Serie D

Il FC Matera è fuori dal campionato di serie D 2025-2026. Doccia fredda per tutti i materani appassionati di calcio e per tutti gli estimatori delle lotte delle squadre del Sud in Serie D. La comunicazione ufficiale è prevista entro il 25 luglio, nel momento in cui la Covisod esprimerà parere motivato alla Lega Nazionale Dilettanti sull’esito dei ricorsi presentati. Dopo tre stagioni di Serie D, un fallimento avvenuto nel 2019, la Città dei Sassi si ritroverà nuovamente senza la sua squadra di calcio.

Matera fuori dalla Serie D

Non c’è stato purtroppo nessun miracolo. Il Matera non è riuscito nell’intento di formalizzare l’iscrizione in Serie D. La Covisod aveva richiesto un supplemento di documentazione ma non ha ricevuto quanto necessario. Non è andata purtroppo a buon fine la trattativa per la cessione del club dall’imprenditore romano Stefano Tosoni all’imprenditore Domenico Brancaccio. Il tutto si è concluso in un nulla di fatto. I tempi erano troppo stretti ed erano necessari approfondimenti. L’iscrizione alla Serie D è un processo rigoroso che coinvolge adempimenti burocratici, economici e documentali, gestiti dalla Lega Nazionale Dilettanti (LND) e dalla Commissione di Vigilanza sulle Società Dilettantistiche (Co.Vi.So.D).

Un’esclusione sofferta

Sull’esclusione del Matera dalla Serie D si è espresso anche il sindaco Antonio Nicoletti, dopo la comunicazione della Lega nazionale dilettanti che ha confermato la mancata iscrizione della squadra e la mancata integrazione della documentazione richiesta per regolarizzare la posizione. “Sindaco e amministrazione comunale hanno fatto tutto il possibile per consentire al Fc Matera di iscriversi al prossimo campionato di calcio di serie D, ma non è stato possibile raggiungere l’obiettivo a causa dei tempi ristretti e alla necessità di comporre le esigenze sportive con quelle economico finanziaria e gestionali”.

Matera: una condivisibile tristezza

“Purtroppo – mette in evidenza Nicoletti – la mancata iscrizione del Fc Matera rappresenta oggi per il calcio materano fonte di condivisibile tristezza. Non spetta all’amministrazione attribuire colpe e, nonostante questo triste epilogo, ci sentiamo comunque di ringraziare chi ha provato a investire fino all’ultimo minuto in un progetto sportivo. Come amministrazione comunale, infatti, per quanto di nostra competenza, continueremo a lavorare perché Matera possa ritrovare prima possibile la sua degna rappresentanza nel mondo del calcio e un palcoscenico consono al suo blasone e alla sua storia”.

Matera, lo Sport come unione

“Il nostro – scrive ancora il primo cittadino di Matera – è un impegno volto a rendere lo sport elemento di unione, e non di divisione, della nostra comunità, nella ferma volontà che i valori dello sport attecchiscano a partire dalle giovani generazioni, che costituiscono sempre il miglior investimento verso il futuro: l’amministrazione comunale di Matera, per questo, è e sarà sempre al fianco dei tifosi e degli imprenditori che hanno a cuore le sorti del calcio materano”.

Esclusioni dalla Serie D 2025/2026: ecco le squadre fuori dai giochi

Oltre al Matera, altre tre società sono state ufficialmente escluse dal campionato di Serie D per la stagione 2025/2026 a causa di documentazione incompleta o mancata presentazione del ricorso entro i termini stabiliti dalla Co.Vi.So.D: Avezzano Calcio, Castelnuovo Vomano, Vastogirardi (unica tra le 165 aventi diritto a non aver nemmeno presentato domanda di iscrizione). Queste esclusioni sono state confermate dalla Lega Nazionale Dilettanti e rappresentano un duro colpo per il calcio dilettantistico locale, soprattutto in regioni come l’Abruzzo, che perde due club storici.

Conseguenze e ripescaggi

La mancata iscrizione del Matera e di queste squadre apre la strada a ripescaggi da parte di club retrocessi o provenienti dall’Eccellenza. Tra i candidati più accreditati figura la Costa Orientale Sarda, che potrebbe rientrare nel format a 162 squadre previsto dalla LND. “Come ogni anno, il processo di ripescaggio è regolato da criteri oggettivi e trasparenza assoluta. Le società che hanno presentato domanda saranno valutate sulla base della regolarità contributiva, della solidità economica e della conformità degli impianti sportivi. Il nostro obiettivo è garantire un campionato competitivo, sostenibile e rispettoso delle regole.” Questo il principio seguito dalla dirigenza della Serie D.

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