La storia dell’Umbria in Serie D è fatta di radici profonde, di piccoli centri che hanno trasformato il calcio in un elemento identitario, di comunità che si stringono attorno ai propri colori ogni domenica. In una regione tra le meno popolose d’Italia, il pallone ha saputo trovare spazio e voce, diventando un mezzo di espressione, di riscatto, di orgoglio. La Serie D, massimo livello dilettantistico del calcio italiano, ha accolto nel tempo numerose realtà umbre, alcune delle quali sono diventate vere e proprie istituzioni regionali.
Umbria in Serie D, le protagoniste della stagione 2025-2026
Nel campionato 2025-2026, l’Umbria in Serie D è rappresentata da tre squadre: Foligno, Trestina e Orvietana. Tutte militano nel Girone E, che raccoglie formazioni toscane e umbre in un contesto competitivo e ricco di tradizione. La presenza di queste tre squadre conferma la vitalità del movimento calcistico regionale, che continua a produrre progetti solidi e a mantenere una costante nel panorama nazionale.
Il Foligno Calcio è tornato a competere con ambizione dopo la fusione con la Fulgens Foligno, un’operazione che ha rafforzato la struttura societaria e tecnica. La squadra ha una lunga tradizione, con diverse stagioni disputate in Serie D e alcune parentesi tra i professionisti. Il legame con la città è profondo, e ogni partita al Blasone è un rito che coinvolge tutta la comunità.
Il Trestina, club della provincia di Perugia, è una delle realtà più stabili della categoria. La sua gestione oculata e la valorizzazione dei giovani hanno permesso alla squadra di mantenere la Serie D per diverse stagioni, affrontando avversari di grande tradizione con spirito competitivo e organizzazione.
L’Orvietana rappresenta la parte meridionale della regione e ha vissuto negli ultimi anni una crescita costante. Dopo la promozione dall’Eccellenza, il club ha saputo consolidarsi in Serie D, dimostrando di poter affrontare con dignità e competitività il livello nazionale. Nella stagione in corso, l’obiettivo è confermare quanto di buono fatto e puntare a una salvezza tranquilla.
Umbria in Serie D, oltre sessanta partecipazioni umbre
Nel corso della storia, le squadre umbre hanno collezionato oltre sessanta partecipazioni in Serie D. Oltre alle attuali protagoniste, anche club come il Gubbio, il Perugia e il Città di Castello hanno militato nella categoria, prima di approdare ai professionisti o di affrontare rifondazioni. Il Gubbio in Serie D, ad esempio, ha vissuto una lunga militanza prima di salire in Serie C e poi in B. Il Perugia, oggi stabilmente tra i professionisti, ha attraversato momenti difficili che lo hanno riportato temporaneamente nel dilettantismo. Il Città di Castello ha alternato stagioni in Serie D a periodi in Eccellenza, mantenendo sempre viva la passione calcistica locale.
Il ruolo della LND e del Comitato Regionale
La Lega Nazionale Dilettanti e il Comitato Regionale Umbria svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere il calcio dilettantistico. Attraverso la promozione dei campionati regionali, la formazione tecnica e la valorizzazione dei settori giovanili, contribuiscono a mantenere vivo il movimento e a favorire la crescita delle società. La presenza costante di squadre dell’Umbria in Serie D è anche il frutto di questo lavoro, che permette alle realtà locali di strutturarsi e di competere con continuità.
Un campionato che racconta storie
Il Girone E della Serie D è uno dei più affascinanti del panorama dilettantistico. Le squadre umbre si confrontano con avversarie toscane di grande tradizione, in un contesto che unisce rivalità storiche e nuove sfide. Ogni partita è un racconto, ogni trasferta è un viaggio, ogni gol è un’emozione condivisa. Il calcio dell’Umbria in Serie D vive di questi momenti, di queste storie che si intrecciano sul campo e fuori.
Il futuro del calcio umbro
La stagione 2025-2026 dell’Umbria in Serie D si presenta come un’annata importante. Foligno, Trestina e Orvietana sono pronte a difendere i colori della regione, con progetti ambiziosi e una passione che non conosce flessioni. Il futuro passa dalla capacità di fare rete, di investire nei giovani, di costruire impianti adeguati e di mantenere viva la cultura sportiva. La Serie D resta il palcoscenico ideale per consolidare questi obiettivi, offrendo visibilità e opportunità a chi vuole costruire qualcosa di duraturo.



