La storia della Torres Femminile è una delle più affascinanti e significative del panorama sportivo italiano. Fondata nel 1980 a Sassari, la squadra ha saputo trasformarsi da realtà locale a protagonista assoluta del calcio femminile nazionale. In un’epoca in cui il calcio femminile faticava a trovare spazio e riconoscimento, la Torres ha costruito un percorso fatto di passione, talento e determinazione, diventando un punto di riferimento per generazioni di calciatrici.
Torres Femminile, l’ascesa e il dominio in Serie A
Il primo grande traguardo arrivò nel 1990, con la promozione in Serie A. Da quel momento, la Torres Femminile ha iniziato a scrivere pagine memorabili, dominando la scena per oltre due decenni. Il primo scudetto fu conquistato nel 2000, aprendo una serie di successi che portarono il club a vincere sette titoli nazionali, l’ultimo dei quali nel 2013. In quegli anni, la squadra era guidata da Patrizia Panico, una delle più grandi calciatrici italiane di sempre, capace di trascinare le compagne con leadership e qualità tecnica. La rosa vantava giocatrici di livello internazionale, capaci di competere ai massimi livelli e di portare il nome di Sassari in Europa.
Torres Femminile, i trionfi in Coppa e Supercoppa
Oltre agli scudetti, la Torres Femminile ha collezionato otto Coppe Italia e sette Supercoppe, confermandosi la squadra più titolata del calcio femminile italiano. Ogni trofeo è stato il frutto di un lavoro meticoloso, di una visione sportiva chiara e di una struttura societaria che ha saputo valorizzare il talento. Le vittorie non sono state solo numeri, ma momenti di festa per una città intera, che ha sempre sostenuto il progetto con entusiasmo e orgoglio.
L’avventura europea e il sogno Champions
La Torres Femminile non si è limitata ai confini nazionali. Ha partecipato alla UEFA Women’s Champions League, rappresentando l’Italia con dignità e ambizione. Il punto più alto fu raggiunto nella stagione 2009-2010, quando la squadra arrivò ai quarti di finale, sfidando le migliori formazioni europee. Quell’esperienza ha segnato una svolta, dimostrando che anche una squadra sarda poteva competere con le potenze del calcio femminile continentale.
La crisi e la rifondazione
Nel 2015, però, la Torres Femminile visse il momento più difficile della sua storia. A causa di inadempienze finanziarie, il club non si iscrisse al campionato di Serie A, interrompendo bruscamente un percorso glorioso. Dopo un anno di inattività, nel 2016 nacque l’ASD Women Torres Calcio, con l’obiettivo di ricostruire dalle fondamenta. La squadra ripartì dalla Serie C, puntando su giovani talenti e su una nuova struttura societaria. Il cammino è stato lento e faticoso, ma sempre animato dalla volontà di tornare ai vertici.
Il presente e la nuova identità
Oggi, la Torres Femminile divenuta Women Torres gioca allo stadio Basilio Canu di Sennori, un impianto da 1.500 posti che rappresenta il cuore pulsante della rinascita. La squadra continua a essere un punto di riferimento per il calcio femminile in Sardegna, con un progetto che guarda al futuro senza dimenticare il passato. La società investe nel settore giovanile, promuove iniziative sociali e mantiene viva la tradizione sportiva che l’ha resa grande.
Un simbolo di eccellenza e resilienza
La Torres Femminile è molto più di una squadra. È un simbolo di eccellenza, di resilienza e di orgoglio sportivo. La sua storia racconta di trionfi, cadute e rinascite, e continua a ispirare nuove generazioni di calciatrici. In un contesto in cui il calcio femminile sta finalmente ricevendo l’attenzione che merita, la Torres Femminile rappresenta un esempio virtuoso, una testimonianza di come la passione e la competenza possano costruire qualcosa di straordinario.
Il futuro tra ambizione e memoria
Guardando avanti, la Torres ha l’ambizione di tornare tra le grandi. Il percorso è ancora lungo, ma la base è solida. La memoria dei successi passati è un patrimonio da custodire, ma anche una spinta per affrontare le sfide future. La squadra continua a lavorare con serietà, a formare atlete e a promuovere il calcio femminile in Sardegna e in Italia. La sua storia è un patrimonio collettivo, che merita di essere raccontato, celebrato e tramandato.
Emanuele Riu è ufficialmente il nuovo allenatore della Women Torres. Classe 1980 e originario di Porto Torres, Riu ha fatto il suo ingresso in squadra nella serata di oggi, dirigendo la prima seduta di allenamento in vista della delicata sfida di domenica contro il Torino. Subentra a Pierfranco Simula, dimessosi per motivi personali dopo l’esordio stagionale, segnato dalla pesante sconfitta per 10-0 contro la Pro Sesto.
Con un passato da calciatore in piazze importanti come Torres, Alghero, Tempio e Barletta, Riu ha saputo distinguersi anche come tecnico, guadagnandosi la stima del Cagliari Calcio, dove ha lavorato per sei anni nel settore giovanile. Dotato di fiuto del gol e forte personalità, ha maturato esperienza sia con le categorie giovanili che con squadre senior, guidando tra le altre il Castelsardo.
Ora si apre per lui una nuova pagina sulla panchina della Women Torres, con l’ambizione di trasmettere competenza, carisma e spirito di squadra a un gruppo che cerca riscatto. Il suo arrivo segna l’inizio di un nuovo percorso tecnico per la formazione sassarese, chiamata a ritrovare fiducia e competitività dopo un avvio difficile.



