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domenica 7 Settembre 2025
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Nazionale italiana Futsal, ultima chiamata per Euro 2026

La Nazionale italiana Futsal è pronta per una prova importante. Il cammino verso UEFA Futsal Euro 2026 si è ridotto a una doppia sfida che vale tutto. Per l’Italia, la qualificazione alla fase finale del torneo continentale passa da Fasano e Astana, due città distanti oltre quattromila chilometri ma unite da un destino comune: ospitare l’andata e il ritorno del playoff tra gli Azzurri e il Kazakistan.

Nazionale italiana Futsal, ultima chiamata per Euro 2026

In palio per la Nazionale italiana Futsal c’è l’accesso alla tredicesima edizione dell’Europeo, che si disputerà tra gennaio e febbraio in Slovenia, Lettonia e Lituania. Un appuntamento che l’Italia non ha mai mancato nella sua storia e che ora deve difendere con orgoglio e determinazione.

Nazionale italiana Futsal, il primo atto

Il primo atto della sfida della Nazionale italiana Futsal si giocherà giovedì 18 settembre al Palazzetto dello Sport di Fasano, in provincia di Brindisi, dove già lo scorso aprile gli Azzurri avevano battuto la Finlandia nell’ultima gara del girone di qualificazione. Il ritorno è fissato per martedì 23 settembre alla Jekpe-Jek Hall di Astana, capitale del Kazakistan. Due partite, due mondi, un solo obiettivo: continuare a far parte dell’élite del futsal europeo.

L’Italia non vuole fermarsi

La Nazionale italiana futsal, guidata dal commissario tecnico Salvo Samperi, si presenta a questo appuntamento con la consapevolezza di dover affrontare uno degli avversari più temibili del panorama internazionale. Il Kazakistan è squadra esperta, fisica, abituata a competere ad alti livelli. Ma anche gli Azzurri hanno le loro carte da giocare, a partire da una tradizione che li ha visti protagonisti in tutte le edizioni dell’Europeo finora disputate.

Per preparare al meglio la sfida, Samperi ha convocato 19 giocatori, un gruppo che mescola esperienza e novità. Tra i volti nuovi spicca quello di Luis Turmena, laterale mancino della Meta Catania, campione d’Italia in carica e alla sua prima chiamata in azzurro. Accanto a lui, veterani come Carmelo Musumeci, Alex Merlim e Gabriel Motta, pronti a guidare la squadra in un momento cruciale.

Fasano, il fortino azzurro

La scelta di Fasano come sede della gara d’andata non è casuale. Il palazzetto pugliese ha già dimostrato di saper accogliere la Nazionale italiana futsal con calore e partecipazione. Contro la Finlandia, lo scorso aprile, si registrò il tutto esaurito con quasi duemila spettatori. Ora, l’impianto si prepara a fare da sesto uomo in campo, spingendo gli Azzurri verso una vittoria che potrebbe indirizzare la qualificazione.

La squadra si ritroverà a Fasano lunedì 8 settembre per iniziare il ritiro e preparare la sfida. Saranno dieci giorni di lavoro intenso, di studio dell’avversario, di costruzione tattica e mentale. Il gruppo sarà seguito da uno staff tecnico e medico altamente qualificato, con figure come il match analyst Sebastiano Giuffrida, il preparatore atletico Dario Pompa e il preparatore dei portieri Gennaro Varriale. A completare il team della nazionale italiana Fustal, fisioterapisti, medici e un nutrizionista, tutti impegnati a garantire le migliori condizioni possibili.

Astana, il ritorno in terra ostile

Cinque giorni dopo la gara d’andata, l’Italia volerà ad Astana per il ritorno. La Jekpe-Jek Hall è un impianto moderno, capace di ospitare eventi internazionali di alto livello. Il Kazakistan, forte del fattore campo, cercherà di ribaltare l’eventuale svantaggio o di consolidare un risultato favorevole. Per gli Azzurri sarà fondamentale gestire la pressione, mantenere la lucidità e sfruttare ogni occasione.

La trasferta sarà impegnativa, non solo per la distanza ma anche per il contesto ambientale e sportivo. Il Kazakistan è squadra solida, con giocatori di grande esperienza e un pubblico caloroso. Ma l’Italia ha dimostrato di saper affrontare le difficoltà, e la qualificazione all’Europeo è un obiettivo troppo importante per lasciarsi intimidire.

I convocati: talento e determinazione

Il gruppo scelto da Samperi rappresenta il meglio del futsal italiano. Tra i portieri della Nazionale italiana Futsal troviamo Jurij Bellobuono del Napoli, Carlos Dal Cin del Feldi Eboli e Gianluca Parisi del Pirossigeno Cosenza garantiscono affidabilità e reattività. In difesa e in attacco, spiccano nomi come Venancio Baldasso, Giuliano Fortini, Francesco Liberti, Matheus Barichello, Julio De Oliveira, Enrico Donin e Matteo Gargantini.

La Meta Catania porta in Nazionale ben quattro giocatori: Musumeci, Turmena, Pulvirenti e il già citato Turmena, alla sua prima esperienza azzurra. Dalla Roma 1927 arrivano Biscossi, Cutruneo e Isgrò, mentre Alex Merlim, Gabriel Motta e Italo Rossetti completano un reparto offensivo di grande qualità.

Il gruppo è compatto, motivato, consapevole dell’importanza della sfida. Ogni giocatore sa che questa è l’ultima chiamata per Euro 2026, e che ogni minuto in campo può fare la differenza.

Un appuntamento da non mancare

UEFA Futsal Euro 2026 si giocherà in tre paesi baltici: Slovenia, Lettonia e Lituania. La fase finale è prevista tra il 20 gennaio e il 7 febbraio, e il sorteggio dei gironi si terrà il 24 ottobre. Le squadre già qualificate sono Armenia, Bielorussia, Croazia, Cechia, Francia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Ucraina. Mancano solo quattro posti, e uno di questi sarà assegnato al vincente del playoff tra Italia e Kazakistan.

Per la Nazionale italiana Futsal, non qualificarsi significherebbe interrompere una striscia di partecipazioni che dura da sempre. Sarebbe una ferita profonda per un movimento che ha sempre creduto nel futsal come disciplina di valore, capace di formare atleti e appassionare tifosi.

Il futsal italiano guarda avanti

Questa doppia sfida della Nazionale italiana Futsal è anche un’occasione per riflettere sullo stato del futsal italiano. La crescita del campionato, l’investimento nei settori giovanili, la qualità dei tecnici e dei dirigenti sono segnali positivi. Ma serve continuità, visione, coraggio. La Nazionale è il simbolo di tutto questo, e la qualificazione a Euro 2026 sarebbe il miglior modo per confermare che il futsal italiano è vivo, competitivo, ambizioso.

Fasano e Astana saranno i palcoscenici di una battaglia sportiva che vale molto più di una semplice qualificazione. Vale la storia, l’identità, il futuro. E l’Italia è pronta a giocarsela fino all’ultimo secondo.

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