Il Melfi in Serie D ha avuto un lungo percorso. L’Associazione Sportiva Melfi è una delle società calcistiche più longeve e rappresentative della Basilicata. Fondata il 1º agosto 1929 con il nome di Unione Sportiva Melfi, ha attraversato quasi un secolo di storia sportiva, diventando un simbolo per la città di Melfi e per l’intero panorama calcistico regionale. I colori sociali giallo e verde, il basilisco come emblema e lo stadio Arturo Valerio come casa sportiva sono elementi che da sempre identificano il club e ne rafforzano l’identità.
Melfi in Serie D, tradizione e passione calcistica lucana
Nei primi decenni di attività, il Melfi ha militato nei campionati locali e regionali, ottenendo la prima promozione in IV Serie nella stagione 1953-1954. Dopo una breve retrocessione, la squadra è tornata nella categoria due stagioni più tardi, iniziando un lungo percorso in Serie D, allora nota come Campionato Interregionale e successivamente Campionato Nazionale Dilettanti. Il Melfi in Serie D ha affrontato squadre di grande tradizione come Pescara, Lecce, Catania e Salernitana, consolidando la propria reputazione nel calcio dilettantistico.
Melfi in Serie D, i migliori anni
Il miglior piazzamento storico del Melfi in Serie D risale alla stagione 1965-1966, quando il Melfi si classificò al quinto posto nel proprio girone, sfiorando la promozione in Serie C. Negli anni Settanta, tra le fila gialloverdi ha militato anche Mario Martiradonna, difensore che avrebbe poi vinto lo scudetto con il Cagliari di Gigi Riva nella stagione 1969-1970. Questi anni hanno rappresentato una fase di consolidamento e di crescita, in cui il club ha saputo costruire una base solida per il futuro.
La svolta professionistica
Dopo il periodo del Melfi in Serie D, la vera svolta arriva nel 2003, quando il Melfi conquista la promozione in Serie C2. Da quel momento, il club rimane tra i professionisti per quattordici stagioni consecutive, fino al 2016-2017. In questo periodo, il Melfi si distingue per la continuità e la solidità societaria, diventando il club lucano con il maggior numero di presenze consecutive tra i professionisti. La squadra affronta stagioni complesse, ma riesce sempre a mantenere la categoria, costruendo una reputazione di serietà e competenza.
Tuttavia, nel 2017, dopo la retrocessione dalla Serie C, il Melfi in Serie D non si iscrive, segnando una brusca interruzione del percorso. La mancata iscrizione porta alla rifondazione del club, che riparte dai campionati regionali con un nuovo progetto e una nuova dirigenza.
La rinascita e il ritorno alle origini
Dopo alcune stagioni in Promozione e Eccellenza, il Melfi torna a imporsi nel panorama lucano. Nella stagione 2021-2022 vince la Coppa Italia Dilettanti Basilicata, trent’anni dopo il primo successo ottenuto nel 1991-1992. Nel 2023-2024 conquista anche la Coppa Italia Promozione Basilicata, confermando la propria ambizione e la qualità del progetto tecnico. Questi successi testimoniano la volontà del club di tornare protagonista, di ricostruire una squadra competitiva e di rilanciare il calcio melfitano.
La stagione 2025-2026 e il sogno della Serie D
Nella stagione attuale, 2025-2026, il Melfi milita nel campionato di Eccellenza Basilicata e si presenta come una delle squadre più competitive. Dopo quattro giornate, la squadra ha raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie e un pareggio. Le vittorie sono arrivate tutte con il punteggio di 2-0, contro Brienza, San Cataldo e Real Chiaromonte. L’ultima gara, disputata il 25 settembre sul campo Macinelli di Tito, ha visto i gialloverdi imporsi sul Chiaromonte grazie ai gol di De Luise al 38′ e Bongermino all’85′, nonostante l’espulsione di Grasso al 71′.
La difesa si è confermata solida, con un solo gol subito in quattro partite e una differenza reti di +6. La squadra allenata da Carmine Pugliese mostra una media gol di 1.8 a partita, con un’età media di 23.8 anni, segno di un progetto che punta anche sulla valorizzazione dei giovani. Il presidente Corrado Del Giudice ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e della mentalità vincente, evidenziando come ogni partita venga affrontata con concentrazione e determinazione. Il prossimo impegno sarà contro il Tricarico, e la preparazione è già in corso con grande attenzione.
Un club che vive la città
Una curiosità legata al club riguarda il forte legame con la storia della città. Melfi è nota per essere stata sede imperiale di Federico II, e il calcio locale ha spesso richiamato questa eredità culturale. Il club ha anche un inno ufficiale, “Melfi oh Melfi”, composto da Ferdy Sapio, che accompagna le partite casalinghe e rafforza il senso di appartenenza. Lo stadio Arturo Valerio, con i suoi 4.100 posti, è il cuore pulsante della passione gialloverde, dove ogni domenica si ritrovano tifosi, famiglie e appassionati. Il Melfi in Serie D e non solo, ha una storia tutta da ricordare.
Il futuro tra ambizione e tradizione
Il Melfi Calcio continua a rappresentare una delle realtà più solide e ambiziose del calcio lucano. La storia del Melfi in Serie D, con oltre venti partecipazioni totali, ha lasciato un segno profondo, e la stagione in corso potrebbe essere il trampolino per un nuovo ritorno nella quarta serie nazionale. La passione della tifoseria, la competenza della dirigenza e la qualità tecnica della squadra sono gli ingredienti di un progetto che guarda con fiducia al futuro.
Il sogno del Melfi in Serie D di nuovo non è solo un obiettivo sportivo, ma anche un simbolo di rinascita, di continuità, di orgoglio. Il Melfi ha dimostrato di saper affrontare le difficoltà, di sapersi reinventare, di saper costruire. E oggi, con una squadra giovane, una guida esperta e una città che crede nel calcio, il ritorno tra i dilettanti nazionali sembra più vicino che mai.